Ciao Mario, in questa stagione stai ottenendo ottimi risultati un po’ ovunque, ti aspettavi questi miglioramenti?
No, almeno non fino a questo punto.
Ti ricordi il tuo primo giorno in pista?
Ho svariati ricordi relativi alla pista, visto che praticamente ci sono nato. Del mio primo giorno in pista però non ricordo molto, è un po' offuscato nella memoria.
Come ti sei avvicinato all’atletica?
Mi sono avvicinato all'atletica grazie all'influenza dei miei genitori che praticavano atletica molto prima di me. Tutto è iniziato come un gioco, sfociato poi in una vera e propria passione.
Quale aspetto dell’atletica ti piace di più?
La cosa che preferisco dell'atletica è il rapporto che nasce tra i compagni di squadra, ed anche le amicizie che mi sono fatto durante questi anni di competizione e di divertimento.
Ti piacciono altri sport?
Si, mi piacciono quasi tutti gli sport, ma se devo essere sincero lo sport che seguo di più rimane l’atletica.
Tuo papà ha avuto un buon passato da decatleta, ti piacerebbe seguire il suo esempio e dedicarti alle prove multiple anche da grande?
Mi piacerebbe di più specializzarmi su una disciplina, dato che non credo di avere la concentrazione e le caratteristiche per affrontare delle gare da decatleta come faceva mio padre
In quale specialità, secondo te, hai più margini di miglioramento?
Secondo me in quasi tutte le specialità che pratico, dato che dal punto di vista tecnico devo lavorare tanto e quindi migliorare ulteriormente.
Sugli 80 metri sei ormai al limite dei 9 secondi, nell’asta prossimo ai 4 metri. A sensazione quale dei due muri cadrà prima?
Se cadrà un muro, sarà prima il muro dei 9 secondi dato che è una specialità a cui dedico gran parte dei miei allenamenti mentre l'asta è una specialità che ho messo in questi ultimi tempi un po' da parte.
C’è un allenamento che ti piace fare particolarmente?
Mi piace allenarmi sulla tecnica delle varie discipline
Quale allenamento invece soffri di più?
Di sicuro le ripetute lunghe
Chi è il tuo allenatore? Ci sai indicare un suo pregio e difetto?
La mia allenatrice è Maura Cosso e penso sia una bravissima allenatrice. Il suo pregio è che riesce a capirci e a portarci tutti ad apprezzare ciò che facciamo, invece il suo difetto è che spesso si comporta come una mamma.
Quest’anno hai fatto un grosso passo avanti in termini di prestazioni, solo una questione di crescita fisica o è cambiato qualcosa anche nel modo di allenarsi?
Beh, sicuramente è cambiato il mio allenamento ma credo che un motivo sia anche da ricercare nella mia crescita fisica
Fuori dalla pista quali interessi hai?
Il mio interesse primario sono gli amici e credo che siano il mio vero e unico interesse
Riesci a conciliare lo sport con lo studio?
Assolutamente no, anzi se devo essere sincero io sono uno di quei ragazzi che prende la scuola poco seriamente pur sapendo che è proprio studiando che si va avanti
Quale aspetto ti piace di più nel gareggiare? Cosa diresti a chi ha timore nell’affrontare le competizioni?
L’ aspetto che mi piace di più è conoscere atleti di altre società e di altre regioni ed instaurare con loro una buona amicizia. A chi ha timore nell’ affrontare le competizioni direi che non bisogna avere timore ma rispetto per gli altri e soprattutto per se stessi, e che non per forza bisogna sempre raggiungere il miglior risultato, ma è importante credere in se stessi e cercare di dare il massimo al di là del risultato.
Hai un obiettivo particolare per questa stagione? E in futuro cosa ti piacerebbe fare?
Non nascondo che mi piacerebbe puntare al record italiano ed ammetto che sarà una bella impresa . Per quanto riguarda questa stagione non potrei essere più soddisfatto, e quindi il mio vero obbiettivo sarà finirla come l’ho iniziata. In futuro mi piacerebbe continuare su questa strada ma se dovessi scegliere una specialità credo che sceglierei la velocità dato che in questo ultimo periodo questa disciplina mi ha davvero emozionato.
Intervista a cura di Simone Proietti