Una vita dedicata all’atletica, iniziata in pista da giovanissima, con ottimi risultati nel mezzofondo. Ci racconti la tua prima volta su un campo di atletica?
La mia avventura con l'atletica è iniziata all'età di 13 anni quando, dopo aver vinto i campionati regionali ai Giochi Sportivi Studenteschi, decisi di iscrivermi alla Cises Frascati. Al Campo VIII settembre trovai una buona società ma soprattutto un ottimo allenatore, il Prof. Sandro Di Paola. Mi appassionai a questo meraviglioso sport ed ebbi subito buoni risultati.
Ti ricordi qualcosa della tua prima gara?
La mia prima gara fu una corsa campestre ad Ostia, mi ricordo che partii troppo forte ed a 200 metri dal traguardo mi fermai.
In breve tempo sei divenuta una delle migliori mezzofondiste italiane, quali ricordi hai di quel periodo?
E' stato uno dei periodi più belli della mia vita. Dopo neanche un anno di allenamento vinsi il mio primo campionato italiano ad Isernia sui 1200 metri. Nel mio palmares ci sono 5 vittorie ai campionati italiani e tanti secondi e terzi posti. Guardandomi indietro penso che la mia arma vincente sia stata la mia forza di volontà.
Ci racconti la tua soddisfazione più grande che hai ricevuto da atleta?
Di certo è stata la convocazione ai Campionati Mondiali Juniores dove partecipai ai 3000 mt. Fu la realizzazione di un sogno. Mi presentai con l'accredito di 9'39" ma l'emozione mi frenò un po’ e terminai la gara in 9'48". Ricordo la bellissima atmosfera che si respirava. E' stata un'esperienza indimenticabile. Ancora oggi son convinta che tutti miei risultati non sarebbero stati possibili senza il mio unico allenatore di sempre, Sandro Di Paola, a tutt'oggi uno dei migliori allenatori a livello nazionale, una persona che soltanto chi la conosce bene sa cosa e quanto ha fatto per l'atletica.
Dopo la maglia azzurra ai Mondiali giovanili hai interrotto con l’attività agonistica, come mai?
Volevo prendermi soltanto un periodo di riposo, poi iniziai l'università e decisi di dedicarmi agli studi.
Adesso sei una delle istruttrici giovanili più apprezzate nel territorio dei Castelli Romani, come ti trovi in questo ruolo?
Mi piace lavorare con i ragazzi. Quello che ha insegnato a me l'atletica cerco di trasmetterlo a loro. Innanzitutto deve essere un insegnamento per la vita.
Quanti ragazzi alleni e dove svolgi la tua attività?
Alleno a Frascati al campo 8 settembre dove seguo le categorie Ragazzi ed Esordienti, e a Rocca Priora allo Stadio Monte Fiore, dove sta nascendo una bellissima realtà fino a qualche anno fa sconosciuta a questo paese.
Cosa pensi sia più importante insegnare ai giovani che alleni?
Secondo me l'atletica deve insegnare ai bambini i valori fondamentali per la vita. Attraverso lo sport devono capire il senso del sacrificio per ottenere i risultati e per superare le difficoltà della vita, devono imparare a rialzarsi dopo le sconfitte, devono aver rispetto per gli altri e lottare per i propri sogni.
Secondo te, che qualità bisogna avere per diventare un buon atleta nelle specialità di resistenza?
Per diventare un buon atleta di resistenza conta tantissimo la "testa". Si possono avere anche ottime qualità fisiche ma senza una buona "testa" non si va da nessuna parte.
Quali possono essere le soddisfazioni per un allenatore di atletica leggera?
Riuscire a fare appassionare i ragazzi a questo sport, vederli al campo sempre con il sorriso per me è una delle più belle soddisfazioni.
Sulla base della tua esperienza da allenatrice, su cosa è necessario puntare per fare appassionare i ragazzi all’atletica leggera?
Penso che sia importante creare un ambiente positivo, familiare con un approccio ludico.
Quali sono i tuoi sogni nello sport per il prossimo futuro?
Con l'esperienza sul campo e con lo studio spero di crescere come allenatrice.